Qual’è il prezzo giusto della C02?

Solo qualche giorno fa si segnalava il prezzo record della CO2 e i conseguenti rialzi del prezzo dell’energia elettrica.

Numerosi pareri sostengono che il prezzo sia ancora troppo basso per convicere i più ad adottare comportamenti virtuosi e scelte che ci conducano più rapidamente verso una maggiore sostenibilità energetica; ultimo in oride temporale a ribadire la necessità di una carbon tax globale più onerosa è Wood Mackenzie.

 


Secondo la società di consulenza, infatti, il prezzo della CO2 dovrebbe salire a 160 dollari per tonnellata nel 2030 per rimanere su una traiettoria compatibile con l’accordo di Parigi, vale a dire, contenere a +1,5-2 gradi l’aumento della temperatura media terrestre a fine secolo, rispetto all’età preindustriale.

Secondo Wood Mackenzie sarà necessario “catturare” alcuni miliardi di tonnellate di CO2 (si parla di 12 miliardi di tonnellate al 2050) riciclando l’anidride carbonica per diversi utilizzi nei settori industriali, ad esempio nella produzione di cemento e fertilizzanti.

Nell’attesa che siano gestiti i rischi e le risolte le tante incognite su tecnologie come il Carbon capture and storage (CCS), SPINERGY suggerisce di ridurre direttamente le emissioni di CO2 con investimenti in efficienza energetica in tecnologie pulite già competitive quali il solare FV.

Infine onde evitare di subire un prossimo incremento dei prezzi dell’energia elettrica, è opportuno attivare da subito il nostro servizio di Energy Portfolio Management.

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